L'otite media acuta non responsiva agli antibiotici (OMAr)
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L'otite media acuta non responsiva agli antibiotici (OMAr) di prima linea è più comunemente causata da Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae resistenti, e generalmente richiede terapie parenterali con farmaci di seconda scelta tra cui il ceftriaxone. In Islanda, il vaccino anti-pneumococcico 10-valente associato all’ H. influenzae proteina D è stato introdotto nel programma di vaccinazione nel 2011; un gruppo di studio islandese ha valutato l’incidenza di otite media acuta resistente alla terapia di primo livello in seguito all’introduzione di tale vaccinazione.
In questo studio retrospettivo, il tasso di incidenza è stato calcolato per i periodi pre-vaccinazione (2008-2011) e post-vaccinazione (2012-2015).
Le visite per OMA sono diminuite da 47,5 a 33,9 visite per 1000 anni-persona (intervallo di confidenza al 95% [CI]: 0,81-0,91), P <0,001. L’utilizzo del ceftriaxone è diminuito da 6,49 a 2,96 episodi di trattamento per 1000 persone-anno (IC 95%: 0,37-0,54; P <0,001). Il dato restava significativo anche in seguito alla correzione dell’analisi statistica per la diminuzione delle visite per AOM (IC 95%: 0,44-0,63, P <0,001).
Gli autori concludono lo studio ipotizzando che la diminuzione osservata nell'uso di ceftriaxone rappresenti un declino in AOMr, secondaria a una diminuzione delle infezioni da germi resitenti