Outbreak of a new measles B3 variant in the Roma/Sinti population with transmission in the nosocomial setting, Italy, November 2015 to April 2016.
News dalla letteratura
Filia A, Amendola A, Faccini M, Del Manso M, Senatore S, Bianchi S, Borrini BM, Ciampelli A, Tanzi E, Filipponi MT, Piccirilli G, Lazzarotto T, Pascucci MG, Baggieri M, Magurano F.
Euro Surveill. 2016 May 19;21(20). doi: 10.2807/1560-7917.ES.2016.21.20.30235.
Nel periodo dal 1 Gennaio al 31 Agosto 2016 sono stati segnalati in Italia 540 casi di morbillo. L’età mediana dei casi è stata pari a 17 anni (range: 12 giorni-68 anni). L’89,4% dei casi per cui è noto lo stato vaccinale era non-vaccinato e il 6,9% aveva effettuato una sola dose di vaccino (vedi anche). L’Italia rappresenta uno dei 18 Stati membri della Regione europea dell’Oms in cui non è stata ancora interrotta la trasmissione endemica del morbillo per cui continuano a verificarsi epidemie con numerose complicanze e ricoveri.
Nell’articolo di Euro Surveillance viene descritta un’epidemia di morbillo verificatasi tra novembre 2015 e aprile 2016 in due Regioni italiane, che ha coinvolto soprattutto la popolazione Rom/Sinti (in Lombardia) e l’ambito nosocomiale (in Emilia Romagna). In Lombardia sono stati segnalati 43 casi verificatisi a Milano. L’età mediana è stata pari a 4 anni (range: 5 mesi-29 anni) e tutti, a eccezione di un caso, non erano vaccinati al momento del contagio.
In Emilia Romagna il focolaio epidemico ha interessato soprattutto l’ambito nosocomiale (24 casi). A Parma il focolaio ha originato dal ricovero di un paziente infetto, non vaccinato, impiegato nei pressi di uno dei campi Rom coinvolti dal focolaio lombardo; a Piacenza da un dipendente ospedaliero. Nei pazienti affetti si è assistito ad un elevato tasso di complicanze tra cui 9 casi di polmonite (seguita, in 3 casi, da insufficienza respiratoria acuta), 7 casi di diarrea, 5 epatiti, 3 casi di cheratocongiuntivite, 2 casi di otite, uno di pericardite, uno di trombocitopenia ed un caso di Guillain-Barré. Oltre un terzo dei casi è stato ricoverato. L’epidemia è stata causata da una nuova variante del genotipo B3 del virus del morbillo. Tale variante è stata identificata in casi di morbillo segnalati in Spagna, Germania, Regno Unito e Romania.
I dati epidemiologici nazionali e l’epidemia descritta nell’articolo sottolineano la necessità di migliorare non solo le coperture routinarie nella popolazione pediatrica per morbillo, ma anche quelle in alcuni gruppi specifici. Parallelamente, è necessario rafforzare la sorveglianza del morbillo e sensibilizzare i medici sull’importanza di testare e segnalare i casi sospetti di morbillo.