La sicurezza della terapia con anticorpi monoclonali in bambini affetti da SARS-CoV2
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L’utilizzo di anticorpi monoclonali nell’infezione da COVID-19 è frequente negli adulti, mentre in letteratura sono riportati pochi dati sulla sicurezza e l’efficacia del trattamento con anticorpi monoclonali (AM) per i casi pediatrici di COVID-19.
Nonostante i bambini siano stati meno frequentemente e meno severamente convolti rispetto agli adulti, sono stati riportati diversi casi pediatrici severi di COVID-19. Inoltre, dopo 2-4 settimane dall’infezione da SARS-CoV2, è stata descritta nei bambini una complicanza infiammatoria post-infettiva definita sindrome infiammatoria multisistemica dei bambini (MIS-C).
Ad oggi, sono 3 gli anticorpi monoclonali approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) per le forme lievi-moderate di COVID-19.
Abbiamo riportato la nostra esperienza dell’utilizzo degli AM nel trattamento dei bambini affetti da COVID-19.
Da aprile 2021 a Gennaio 2022, abbiamo trattato con AM 72 pazienti pediatrici (0-18 anni) affetti da COVID-19, con sintomi respiratori lievi-moderati e con fattori di rischio per la progressione verso forme severe di malattia (per esempio cardiopatie congenite, broncopneumopatie croniche, sindromi genetiche). Di questi 72, 46 hanno ricevuto il Casirivimab-Imdevimab (23 pazienti <12 anni), 22 bambini sono stati trattati con il Bamlanivimab-Etesevimab e 4 pazienti sotto i 12 anni sono stati trattati con Sotrovimab, nel sospetto di un’infezione da variante Omicron. Per i bambini con un peso al di sotto di 40 Kg abbiamo modificato la dose dell’AM, basandoci sui dati degli studi presenti in letteratura. La comorbidità più frequente nella nostra corte è stata la cardiopatia congenita.
Non sono stati registrati eventi avversi significativi o reazioni che hanno necessitato la sospensione dell’infusione come anafilassi, ipotensione o dispnea. Inoltre, nessun paziente è stato ricoverato per motivi legati al COVID-19 o per lo sviluppo di MIS-C nei 30 giorni dopo il trattamento.
I nostri dati mostrano che nei bambini affetti da SARS-CoV2 gli AM sono ben tollerati per il trattamento delle forme lievi-moderate e possono essere efficaci nel ridurre la progressione verso forme più severe e prevenire l’ospedalizzazione. Inoltre, possono beneficiare di un tempestivo trattamento con AM pazienti fragili, come immunodepressi e cardiopatici, anche se sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati.
LINK: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8947030/