Skip to main content

Clostridioides difficile: Nuovo meccanismo di resistenza a metronidazolo

News SITIP

Marzo 11, 2024

Il Clostridioides difficile (precedentemente noto come Clostridium difficile) è causa di infezioni intestinali gravi e potenzialmente letali, soprattutto nel paziente adulto e nei soggetti ospedalizzati. Le epidemie riportate negli ultimi anni sono state legate all’emergenza di ceppi resistenti ai fluorochinoloni e di ribotipi (es. ceppo NAP027) caratterizzati da maggiore virulenza e resistenza ai farmaci di prima linea come metronidazolo e vancomicina. Più recentemente è stata riscontrata una riduzione dell’efficacia clinica metronidazolo, al punto che le più recenti linee guida internazionali ne hanno rivalutato per la prima volta il ruolo come farmaco di prima linea nella gestione delle infezioni non complicate da C. difficile.

Per quanto l’infezione da C. difficile sembri avere una minore incidenza e gravità nei bambini residenti nel territorio italiano, uno studio multicentrico della SITIP, già nel 2017, dimostrava un maggior rischio di ricorrenza nei bambini trattati con metronidazolo rispetto a quelli trattai con vancomicina (Lo Vecchio et al. 2017).

Recentemente, Olaitan e colleghi hanno dimostrato l’esistenza di un meccanismo di resistenza al metronidazolo basato su una mutazione puntiforme (T-G) del gene promotore nimB. In questo studio pubblicato su Nature communication, i ricercatori dimostrano che il gene nimB codifica per un enzima fornito di un gruppo eme ed in grado di degradare i nitromidazoli ad amine facendo perdere alla molecola la sua attività antimicrobica. La mutazione conferisce al batterio una attivazione costituzionale del gene e quindi una resistenza antibiotica intrinseca.
Oltre ad identificare questo nuovo meccanismo di resistenza, il gruppo di ricerca ha dimostrato in maniera molto elegante che la delezione o il silenziamento del gene sono in grado di eliminare la resistenza al metronidazolo, ed inoltre che questa mutazione (PnimB) si associa anche ad una modifica dell’enzima DNA girasi che conferisce la resistenza ai fluorochinoloni.
Questi meccanismi di resistenza quindi tendono a viaggiare insieme negli stessi ceppi di C. difficile, a dimostrazione che l’enorme diffusione dei ceppi resistenti a fluorochinoloni avvenuta negli ultimi anni si associa immancabilmente anche ad una minore sucettibilità al trattamento con metronidazolo.

Referenza: Olaitan AO, Dureja C, Youngblom MA, Topf MA, Shen WJ, Gonzales-Luna AJ, Deshpande A, Hevener KE, Freeman J, Wilcox MH, Palmer KL, Garey KW, Pepperell CS, Hurdle JG. Decoding a cryptic mechanism of metronidazole resistance among globally disseminated fluoroquinolone-resistant Clostridioides difficile. Nat Commun. 2023 Jul 12;14(1):4130. doi: 10.1038/s41467-023-39429-x. PMID: 37438331; PMCID: PMC10338468.

Altre News

La modalità di parto modula il microbiota intestinale e influisce sulla risposta alle vaccinazioni

Il virus SARS-CoV-2 alla luce del sole…

Esecuzione delle emocolture per batteri anaerobi nei bambini con sospetta sepsi afferenti nei pronto soccorsi pediatrici

L’effetto dell’aggiunta di azitromicina nella prevenzione della malaria

Simulated Identification of Silent COVID-19 Infections Among Children and Estimated Future Infection Rates With Vaccination