L’espressione dell’interferone potrebbe essere alla base della diversa evoluzione del Covid-19 nei bambini.
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Tovo PA., et al. COVID-19 in Children: Expressions of Type I/II/III Interferons, TRIM28, SETDB1, and Endogenous Retroviruses in Mild and Severe Cases
Int. J. Mol. Sci. 2021, 22(14), 7481; https://doi.org/10.3390/ijms22147481
Lo studio evidenzia maggiori livelli di trascrizione di geni stimolati dall’IFN nei bambini con sintomi lievi di Covid-19 rispetto ai minori livelli osservati nei casi gravi. Questo conferma ulteriormente l'importanza dei vari tipi di IFN (di tipo I, II e III) nel controllo dell'infezione, essendo gli interferoni in vario modo responsabili di funzioni sia antivirali che immunomodulanti.
I livelli di espressione più elevati dei geni inducibili IFN-I e IFN-II sono stati osservati in 36 bambini con malattia da Covid-19 lieve o moderata rispetto ai controlli non infetti, mentre le loro concentrazioni sono risultate ridotte nei 17 bambini con malattia grave e negli 11 con sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C).
Invece i livelli di IFN-III, più alti degli adulti, erano comparabili nei vari gruppi di bambini. Questa induzione preservata di IFN-λs potrebbe contribuire al miglior controllo dell'infezione nei più piccoli rispetto agli adulti, nei quali è riportata una specifica carenza in caso di malattia grave