La malaria nei bambini. Up-date su management e prevenzione
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La malaria è una malattia causata da parassiti intracellulari obbligati del genere Plasmodium, appartenenti alla sottoclasse dei coccidi. L’infezione viene trasmessa all’uomo tramite la puntura di una zanzara femmina del genere Anopheles. Le specie che possono infettare l’uomo sono: P. falciparum, ovale, vivax, malariae e knowlesi.
Più della metà dei decessi, ogni anno, si manifesta nei bambini di età inferiore ai 5 anni ed e’ causata da P. falciparum in Africa sub-sahariana. Nelle aree non endemiche, la malaria colpisce principalmente i viaggiatori di ritorno da aree endemiche, gli immigrati o i rifugiati. I bambini rappresentano il 15-20% dei casi di Malaria da importazione in tutto il mondo.
Nel 2022, l’OMS ha analizzato le ultime evidenze scientifiche descritte in letteratura e stilato le linee guida sulla gestione e trattamento della malaria nell’adulto, in gravidanza e nel bambino.
La presentazione clinica della malattia puo’ essere lieve e non complicata o severa. Quest’ultima, anche definita “malaria cerebrale”, è la principale causa di neurodisabilità nelle aree altamente endemiche come l’Africa sub-sahariana.
I fattori da tenere in considerazione nella scelta del trattamento includono: la specie del parassita in causa, l’area geografica di acquisizione dell’infezione, la severità clinica della malattia e l’eventuale uso in profilassi di farmaci antimalarici.
Il trattamento dovrebbe iniziare dopo la conferma con i test di laboratorio.
Per il trattamento della malaria non complicata, il razionale è l’utilizzo di farmaci schizonticidi e ipnozoitocidi per prevenire le ricadute.
Per l’infezione da P. falciparum, un ciclo di 3 giorni di terapia a base di artemisinina è raccomandato per adulti e bambini. La terapia basata su derivati dell’artemisinina sono altamente efficaci contro tutte le specie di plasmodi. Trattamenti alternativi includono atovaquone-proguanile o chinino solfato più doxiciclina/clindamicina.
Per le infezioni causate da P. vivax o P. ovale è raccomandata una terapia di mantenimento per 14 giorni con primachina nei bambini di età superiore a 6 mesi per prevenire le ricadute. La primachina è il farmaco antimalarico più efficace contro tutti gli stadi del ciclo riproduttivo del parassita.
La malaria grave è un’emergenza medica che impone il pronto trattamento anche in assenza di una diagnosi di laboratorio disponibile. Il trattamento raccomandato è basato sul derivato dell’artemisinina (artesunato) endovena. Nei bambini trattati con questo farmaco devono essere monitorati gli indici di emolisi settimanalmente.
Strategie di prevenzione
La prevenzione contro l’infezione da parassiti del genere plasmodium consiste in primo luogo in procedure di controllo contro i vettori trasmissivi di malattia, chemioprofilassi antimalarica e dal 2021 l’OMS ha approvato l’utilizzo del vaccino (Mosquirix - GlasoSmithKline), nei bambini di età superiore a 5 mesi che vivono in regioni ad alta endemia, contro il P. falciparum.
Per il controllo dei vettori, l’OMS consiglia l’uso di insetticidi (Piretroidi) e zanzariere per prevenire la puntura della zanzara.
La chemioprofilassi si basa su regimi terapeutici in base all’alta o bassa resistenza alla clorochina nei confronti di P. falciparum nell’aree di endemia. La posologia del farmaco è stimata sul peso del bambino.
Consigli per i viaggiatori in aree endemiche
Tutti i viaggiatori dovrebbero essere informati sul rischio di contrarre l’infezione in aree ad alta endemia, sui sintomi della fase acuta di malattia e consapevoli della possibile comparsa di sintomi anche dopo un anno dal viaggio in area endemica. La prevenzione contro la puntura di zanzara si effettua con l’uso di insetticidi repellenti, zanzariere e indumenti protettivi. La chemioprofilassi con atovaquone/proguanile (non raccomandato < 5Kg), meflochina (non raccomandato < 5Kg) e doxiciclina (non raccomandato < 12 anni e < 25Kg) è la più comunemente usata. Nessun farmaco antimalarico è protettivo al 100%.
Prospettive future
Le resistenze dei parassiti ai farmaci antimalarici e la resistenza dei vettori agli insetticidi ostacolano i programmi di controllo della malattia. La resistenza all’artemisinina e i suoi derivati ha costretto l’uso di schemi terapeutici combinati con più farmaci. Attualmente sono in fase di studio 13 nuovi composti antimalarici (artefenomel, arterolano, cipargamina, ganaplacide et al.) da utilizzare come nuovi farmaci di combinazione. L’uso combinato di diverse classi di insetticidi in singola formula è un possibile schema contro la resistenza agli insetticidi. Il vaccino antimalarico ha un sostanziale impatto in termini di prevenzione dell’infezione e di vite salvate. I vaccini che agiscono nelle fase pre-eritrocitaria sono un passo significativo nei confronti della lotta alla malaria. Il passo successivo è la combinazione di vaccini multistadio che agiscono su più fasi della riproduzione del parassita.
Il traguardo da raggiungere è l’eradicazione della malaria. Un obiettivo ancora lontano.
Solo un maggiore impegno e una forte collaborazione globale può spingere la ricerca nella giusta direzione.