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L’epidemia di epatite infantile misteriosa è legata al virus AAV2

News dalla letteratura

Aprile 11, 2023

Severe hepatitis outbreak in children linked to AAV2 virus

Un incremento notevole e preoccupante di epatiti acute gravi nei bambini, segnalata nella primavera del 2022, ha contato circa 1.010 casi in 35 diversi Paesi, 22 morti e necessità di un trapianto di fegato nel 7,3% dei bambini (WHO 12 luglio 2022). Insorta prevalentemente in soggetti sani sotto i 5 anni, non aveva una causa nota, ma ora da più gruppi sono evidenziate prove che l'infezione da virus adeno-associato 2 (AAV2) è collegata a questa epidemia.

Fin da un primo momento si era rilevato che l'adenovirus umano del ceppo HAdV-F41 poteva essere implicato, tuttavia è noto che l'epatite indotta da adenovirus è rara e di solito limitata a persone con un sistema immunitario gravemente compromesso.

Invece, negli studi attuali, che hanno utilizzato un approccio innovativo non mirato, chiamato metagenomica clinica (in cui vengono sequenziati tutti gli acidi nucleici di un campione per scoprire quali virus potrebbero essere presenti), si è sempre identificato AAV2, un virus noto per la sua capacità di replicarsi nel fegato, ma non di causare l'epatite.

Nei 3 articoli riportati sono stati evidenziati co-fattori che agiscono con l’AAV2: nel primo il 93% dei soggetti era portatore di una variante genica che predispone a malattie autoimmuni linfocita-T dipendenti. L’analisi istologica di biopsie epatiche mostrava la presenza di AAV2 in cellule epatiche anormalmente gonfie e circondate da cellule T, suggerendo un ruolo causale di AAV2 nell'epatite acuta. Quindi una risposta immunitaria anomala, piuttosto che in un ruolo epatotossico di AAV2.

Il secondo lavoro dimostra che la malattia non è dovuta alla epatotossicità diretta causata dal solo AAV (notoriamente poco citotossico), ma dalla contemporanea presenza di HAdV e di herpesvirus umano 6B (HHV-6B) nel fegato, ipotizzando che questi virus possano consentire la replicazione di AAV2 e causare epatotossicità.

Nel terzo lavoro, a fronte di un’alta presenza sia di HAdV che di AAV2, una coinfezione con un virus "helper" quale l’EBV) o l'HHV-6B avrebbe promosso la replicazione di AAV2. Era pertanto una tripla infezione (AAV2, HAdV e EBV o HHV-6) che determinava la grave epatotossicità.
Tuttavia nessuno può escludere la possibilità che anche le proteine del SARS-CoV-2 agiscano come "superantigeni", innescando una potente risposta immunitaria a HAdV-F41 o AAV2.

Tutti e tre gli studi, quindi, sebbene condotti indipendentemente e in continenti diversi, fanno la stessa osservazione sull'AAV2 nei bambini con epatite acuta inspiegabile; e la tempistica dell'epidemia potrebbe essere dovuta all’improvvisa esposizione ai diversi virus dopo la chiusura, oppure a una maggiore suscettibilità a virus altrimenti innocui in una condizione in cui il sistema immunitario era poco allenato.

doi: https://doi.org/10.1038/d41586-023-00570-8

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