Revisione delle caratteristiche cliniche ed epidemiologiche del COVID-19 nei bambini, in gravidanza e nei neonati
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Petra Zimmermann e Nigel Curtis hanno recentemente pubblicato sul Pediatric Infectious Disease Journal
una revisione degli studi pubblicati sulle caratteristiche cliniche ed epidemiologiche dell’infezione da SARS-Cov-2 sia dell’età pediatrica, che della gravidanza ed epoca neonatale.
Sono stati inclusi 11 studi, tutti cinesi, per un totale di 333 pazienti (età 1 giorno-16 anni). L’83% dei casi presentava una storia di contatto con caso confermato, prevalente familiare. Il periodo di incubazione, negli studi in cui era riportato, variava da 2 a 25 giorni. In 4 studi sono stati effettuati tamponi ripetuti per documentare la durata dello shedding virale: è stata documentata una positività della polymerase chain reaction su campioni respiratori per 1—22 giorni e nelle feci per 5-30 giorni.
Fino al 35% dei pazienti sono risultati asintomatici. I sintomi più comunemente riscontrati sono stati tosse (48%), febbre (42%) e faringite (30%). Le alterazioni ematochimiche e radiologiche riscontrate sono state minime.
La durata del ricovero ha presentato una media di 13-14 giorni. Nove pazienti hanno necessitato di ricovero in terapia intensiva.
Sono stati inoltre riportati i dati di 65 donne infettate in gravidanza e dei loro 67 neonati. Due donne sono state ricoverate in terapia intensiva. Nel 33% dei casi è stato riportato un distress fetale. Nel 38% dei casi il parto è avvenuto pretermine. Complicanze neonatali hanno incluso: distress respiratorio o polmonite (18%), basso peso alla nascita (13%), rash (3%), coagulazione intravascolare diffusa (3%), asfissia (2%) e decesso perinatale (3%).
Quattro neonati, nonostante strette misure di prevenzione e separazione della madre, sono risultati positivi in 2° e 4° giornata di vita e tre neonati nati da madre con infezione da SARS-Cov-2 nell’ultimo mese di gravidanza, hanno presentato Immunoglobuline G e M positive alla nascita. In questi casi è pertanto ipotizzabile una trasmissione congenita.
Lo studio suggerisce che i bambini abbiano le stesse probabilità degli adulti di essere infettati da SARS-Cov-2 ma con decorso più lieve ed una bassa letalità.
Referenza: Zimmermann P, Curtis N. COVID-19 in Children, Pregnancy and Neonates: A Review of Epidemiologic and Clinical Features. Pediatr Infect Dis J. 2020;39(6):469‐477.