Guida sulla gestione di miocardite e pericardite post vaccino COVID-19 negli adolescenti

News Covid

Giugno 04, 2021

Myocarditis and Pericarditis Following mRNA COVID-19 Vaccination


https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/vaccines/safety/myocarditis.html

Dai primi di giugno 2021 è possibile vaccinare contro iI SARS CoV 2 gli adolescenti oltre 12 anni di età. Dopo la FDA statunitense anche l'EMA ha autorizzato la somministrazione del vaccino Comirnaty (Pfizer BioNTech) nei ragazzi maggiori di 12 anni.

Nel contempo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) USA hanno rilasciato una guida per i medici sulla diagnosi, la gestione e la segnalazione di possibili casi di miocardite e/o pericardite negli adolescenti e nei giovani adulti dopo aver ricevuto un vaccino COVID-19 a m-RNA. I casi segnalati ai CDC sono stati definiti rari e non è chiaro se questi casi siano legati alla vaccinazione.

La maggior parte dei casi si sono verificati tra gli adolescenti maschi e i giovani adulti di età pari o superiore a 16 anni, in genere entro diversi giorni dopo la seconda dose di vaccino m-RNA COVID-19 (vaccini Pfizer-BioNTech o Moderna).

Naturalmente sia l'AAP che il CDC continuano a raccomandare la vaccinazione per le persone dai 12 anni in su, in quanto "i benefici noti della vaccinazione COVID-19 superano i rischi potenziali, compreso il possibile rischio di miocardite o pericardite" (CDC).

Sembra inoltre che la maggior parte dei pazienti con miocardite e pericardite abbiano risposto bene alle cure e si siano prontamente ripresi. E’ necessario considerare che più di 165 milioni di persone nei soli Stati Uniti hanno ricevuto almeno una dose di vaccino COVID-19, compresi più di 5 milioni di adolescenti tra i 12 e i 17 anni, come mostrano i dati del CDC. MA d’altra parte è importante sapere della possibilità di questa complicanza, nel caso di pazienti che sviluppano dolore toracico acuto, mancanza di respiro o palpitazioni cardiache, entro una settimana dalla vaccinazione. La valutazione iniziale può includere un ECG, un livello di troponina e test per marcatori infiammatori come la proteina C-reattiva e la velocità di eritrosedimentazione.

La gestione dell'infiammazione cardiaca dipenderà dalla causa, dall'età del paziente e dalla presentazione clinica: i pazienti con queste condizioni dovranno aspettare almeno tre mesi prima di tornare ad attività sportive impegnative.

Altre News

Aggiornamento delle linee guida sulla terapia della antibiotica in pazienti pediatrici con cancro o dopo trapianto di cellule ematopoietiche

Che vaccinazioni in gravidanza?

Nuove linee guida per il trattamento della TB latente: raccomandazione dal National Tuberculosis Controllers Association e CDC, 2020.

Autoanticorpi anti-IFN di tipo I nei pazienti con life-threatening COVID-19

Come cambia il microbiota intestinale nella prima infanzia

Piazza Pio XI, 62, 00165 Roma, Italia
Tel: 06.45491195
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
P. IVA: 08313330964
C.F.: 96364730588


Copyright © 2021 SITIP. All Rights Reserved.