Terapia antibiotica: il punto di vista dei genitori
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Nonostante la letteratura medica sia ricca di evidenze che prendono in esame i maggiori determinanti della prescrizione di antibiotici in pediatria non si può dire lo stesso per gli studi che analizzano le attitudini della fondamentale controparte del pediatra: i genitori, essenziali nel garantire la somministrazione della terapia.
A tal proposito vi segnaliamo questo interessante studio italiano (Parents’ Perspective of Antibiotic Usage in Children: A Nationwide Survey in Italy; doi: 10.1097/INF.0000000000003221) recentemente pubblicato su The Pediatric Infectious Disease Journal che analizza la prescrizione antibiotica mettendosi “dalla parte” del caregiver. Lo studio, condotto tramite la compilazione di un questionario, ha coinvolto tutte le Regioni italiane con numeri importanti (6625 genitori hanno completato il questionario). I risultati mostrano una crescente conoscenza della terapia antibiotica e delle sue peculiarità da parte dei caregivers (77.6% erano a conoscenza che il target della terapia antibiotica fossero i batteri e 92.9% che l’antibiotico non ha effetto diretto sulla febbre) rispetto agli studi precedenti. Al tempo stesso questo lavoro mette in evidenza alcune pratiche non appropriate in termini di prescrizione antibiotica e una sostanziale disinformazione riguardo l’antibiotico-resistenza o le pratiche con cui i genitori possono contribuire a contrastarla.
Questo paper mette una volta di più in risalto l’importanza del fornire una corretta informazione al caregiver al momento della prescrizione antibiotica secondo canali e modi che limitino, per quanto possibile, disparità dettate dalla condizione socio-economica o dalla comprensione della lingua, nell’ottica del miglioramento della compliance terapeutica e della riduzione delle resistenza antibiotiche.